Una prestazione collettiva monstre. Da annoverare senza ombra di dubbio tra le migliori in assoluto della sua storia nella massima serie calcettistica nazionale. La Fortitudo Pomezia sfoggia il meglio del proprio repertorio sotto il profilo squisitamente tecnico-tattico, getta il cuore oltre l’ostacolo dal primo all’ultimo minuto di gioco e riesce nell’impresa di vincere e convincere nella sfida casalinga con la corazzata L84 (7-4). Il quintetto di Angelini, in virtù di tale risultato, si toglie la soddisfazione di infliggere la prima battuta d’arresto a una delle tre compagini reduci da un en-plein di successi nelle prime tre giornate, balza con pieno merito a quota sei punti, frutto di ruolino di marcia di due vittorie e due sconfitte, e ribadisce di avere le carte in regola per giocarsela tranquillamente alla pari con tutte le big del girone. La sfida del Pala Lavinium comincia in salita per i pometini. La L84, al secondo giro di lancette, applica alla perfezione uno schema su calcio piazzato e sblocca il punteggio con Rocha, lesto a infilare Molitierno con un astuto colpo di tacco da distanza ravvicinata. La squadra del patron Bizzaglia, incitata a gran voce dai propri sostenitori, ha una rabbiosa reazione, cambia subito marcia e, dopo aver esaltato più volte i riflessi di Tondi, soprattutto con Ludgero Lopes e Miguel Angelo, ristabilisce con pieno merito l’equilibrio con lo stesso pivot portoghese, bravo a far valere la sua prestanza fisica, sugli sviluppi di un rinvio millimetrico di Molitierno, e a incastrare la sfera, con un preciso colpo di testa, nell’angolino alto più lontano. La Fortitudo Pomezia, sulle ali dell’entusiasmo, continua a schiacciare a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e ribalta il punteggio a proprio favore con l’ottimo Matteus, il quale calcia di collo pieno dai dodici metri, a seguito di un preciso passaggio del solito Ludgero Lopes, trafigge inesorabilmente Tondi e si conferma uno dei migliori tiratori scelti del campionato italiano. La L84 si rimbocca le maniche e, nel sedicesimo minuto, trova due volte la via del gol. A firmare la rete dell’aggancio è l’ottimo Rocha, il quale si libera dell’asfissiante marcatura di Matteus a centrocampo e, appena arrivato in zona tiro, lascia partire un sinistro di rara potenza e precisione che si insacca imparabilmente sotto l’incrocio dei pali. La squadra di Paniccia, subito dopo, capitalizza al massimo una rimessa laterale sulla trequarti campo. Fortini, servito da Cozzolino, calcia forte nel cuore dell’area e per un giocatore del calibro di Tuli diventa una pura e semplice formalità siglare, con un comodo tap-in, la rete del sorpasso e consentire ai propri compagni di andare al riposo avanti nel punteggio. La Fortitudo Pomezia rientra in campo dagli spogliatoi animata da una grande voglia di rivalsa e impiega soltanto cinquanta secondi per raddrizzare le sorti della gara con Daniele Gattarelli, cinico a ribadire in fondo al sacco, dal limite dell’area, una violenta conclusione di Raubo respinta da Tondi. I ragazzi di Angelini, a riprova di una marcata supremazia territoriale, mettono la freccia al quinto minuto per merito di Lorenzo Bueno, il quale ha il merito di finalizzare da pochi passi una bella combinazione imbastita sull’asse Matteus-Raubo. La squadra del patron Bizzaglia, un minuto più tardi, consolida il vantaggio con una rete spettacolare di Matteus, il quale lascia sul posto il diretto marcatore sulla trequarti campo, si defila sulla sinistra, infila la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano con una staffilata spettacolare e indirizza il match nei binari giusti. I ragazzi di Angelini, per nulla appagati dal duplice vantaggio e consapevoli di avere di fronte una delle squadre con l’età media più alta del girone, continuano a giocare su ritmi elevatissimi e realizzano la sesta rete con Tiaguinho, il quale si limita a fare centro nella porta sguarnita. Un grande merito, però, va attribuito a Cutrupi, bravo a sradicare la sfera dai piedi di Tondi poco fuori dall’area di rigore e a consentire al numero dieci di siglare una delle marcature più facili della sua carriera. Sotto di tre gol, mister Paniccia, a poco meno di dieci minuti dalla conclusione del match, impiega Wellington come power-play per avere un quinto uomo di movimento in fase di costruzione della manovra. La compagine piemontese trae giovamento dalla soluzione tattica del proprio allenatore e accorcia le distanze con Fortini. La Fortitudo Pomezia non si scompone più di tanto per la quarta rete subita, copre in maniera impeccabile tutti gli spazi ai quotati rivali di turno e, a tredici secondi dal definitivo suono della sirena, chiude definitivamente i conti con Cutrignelli, il quale fa centro dalla propria metà campo e rende più rotonda la seconda vittoria stagionale della sua squadra.
Antonio Gravante
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