Il Lele Nettuno torna a muovere la classifica dopo i due passaggi a vuoto consecutivi accusati con la capolista United Pomezia e l’Eagles Aprilia. Il quintetto allenato da Gentile pareggia la sfida casalinga con il Flora 92 (2-2) e, considerata la mole di gioco prodotta e le occasioni create durante l’arco della gara, non può fare altro che guardare il classico bicchiere mezzo pieno. I ragazzi del presidente Massimo Proietti prendono subito in mano il comando delle operazioni e, al quarto giro di lancette, sbloccano il punteggio con l’esperto Moncada. L’ex Nuova Florida riceve palla da Gomiero, fa centro da pochi passi e si toglie la soddisfazione di siglare la prima rete ufficiale stagionale con la sua nuova squadra. Il Lele Nettuno, nella fase centrale del tempo, forza ulteriormente il ritmo nella speranza di rimpinguare il bottino di gol, ma pecca di cinismo al momento della conclusione in porta. L’occasione più importante capita a Gomiero, il quale calcia da posizione leggermente defilata, ma colpisce il palo a portiere battuto. Nel momento di maggior pressione dei verdeblu, il Flora 92 trova la via del gol grazie a Di Mario, abile ad approfittare di una disattenzione difensiva dei padroni di casa e a riportare la contesa sui binari di perfetto equilibrio. Il Lele Nettuno, animato da una grande voglia di rivalsa, cambia subito marcia e, a due minuti dall’intervallo, passa per la seconda volta a condurre con Novara, il quale iscrive il proprio nome nel registro dei marcatori al termine di una pregevole azione personale. Il quintetto di Gentile, nella prima parte della ripresa, prova generosamente ad incrementare il vantaggio, ma Toscan e soci non hanno la mira dei giorni migliori e gettano alle ortiche delle nitide occasioni da gol. Il Flora 92, al contrario, si rivela piuttosto cinico e rimette le cose a posto con Mameli, bravo a trafiggere Lo Pinto sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Lele Nettuno, nei restanti minuti di gioco, moltiplica gli sforzi nell’intento di spostare l’ago della bilancia dalla sua parte, ma non riesce a sfruttare al meglio il proprio potenziale offensivo e, tra mille rammarichi, si trova costretto ad uscire dal campo con soltanto un punto in tasca.
Antonio Gravante
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