Quattro su quattro. La Fortitudo Pomezia prosegue il cammino perfetto casalingo, mette in riga la “bestia nera” Savio (5-1), riscatta le sconfitta subite, in questo anno solare, nella finale dei play-off di serie C1 e nel turno preliminare della Coppa Divisione e si conferma quinta forza del girone con dodici punti all’attivo. La formazione del binomio Aiello-Loscrì, nonostante le pesanti defezioni di Maina e Mentasti, il primo infortunato e il secondo appiedato per un turno dal Giudice Sportivo, ha sfoderato una prova collettiva maiuscola per quantità e qualità, ha sviluppato uno notevole mole di gioco e, al definitivo suono della sirena, ha riscosso con pieno merito l’intero bottino. La Fortitudo Pomezia comincia la gara a spron battuto, prende rapidamente le adeguate contromisure agli avversari e, nei primi cinque minuti, colleziona due occasioni nitide da gol. La prima è frutto di una grande intuizione personale di Viglietta, il quale fa una giocata degna di un pivot di razza, a seguito di un passaggio per vie verticali di Petrucci, lascia abilmente sul posto il diretto marcatore, ma poi non inquadra per una questione di centimetri lo specchio della porta. Subito dopo ci prova Paschoal a spezzare l’equilibrio. Il talentuoso numero venticinque rossoblu carica il sinistro da fuori area e costringe Apollonio a una provvidenziale deviazione in angolo. La formazione capitolina, un minuto più tardi, mette i brividi a Zullo e compagni con Stefanoni, il quale calcia da posizione defilata e si vede negare la gioia del gol dal palo alla sinistra della porta custodita da Leofreddi. La squadra di Esposito, un giro di lancette più tardi, pareggia il computo dei legni colpiti con Viglietta, il quale intercetta la sfera sulla trequarti campo, aggredisce lo spazio vuoto e prova la conclusione dal limite dell’area, ma trova la traversa a negagli la gioia del gol. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio dei ragazzi del patron Bizzaglia. La Fortitudo Pomezia passa a condurre per merito dell’ottimo Paschoal, il quale protegge nel migliore dei modi il pallone sulla trequarti campo, si accentra e lascia partire, dai dieci metri, una conclusione di rara potenza e precisione che si insacca alla sinistra di un attonito Apollonio. Il quintetto di Esposito, sulle ali dell’entusiasmo, continua a pigiare a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Petrucci e Paschoal colpiscono in rapida successione il palo. Scampato il pericolo, il Savio rimette le cose a posto su tiro libero, a nove secondi dall’intervallo, per merito di capitan Sergio Medici, il quale incastra la sfera nell’angolino alto alla destra di Leofreddi e consente alla sua squadra di andare negli spogliatoi con una maggiore fiducia nei propri mezzi. Fermamente intenzionata a sfruttare al massimo il fattore campo, la Fortitudo Pomezia inizia la ripresa su ritmi elevatissimi e, dopo soltanto due minuti, passa di nuovo a condurre grazie a una seconda staffilata da fuori area di Paschoal. Il talentuoso laterale, anche in questo caso, fa valere la sua facilità di calcio, infila la sfera sotto la traversa e si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna per un’altra giocata degna di palcoscenici più prestigiosi per preparazione, esecuzione e precisione. Il quintetto di Esposito, galvanizzato nel morale, allunga prepotentemente nel punteggio con Petrucci. L’ex Mirafin, dopo aver colpito un palo da distanza ravvicinata, trafigge Apollonio con una violenta conclusione da fuori area. La formazione pometina, a quel punto, non molla la presa e cala il poker con Viglietta. Il numero ventuno rossoblu, a coronamento dell’ennesima prova individuale perfetta sotto il profilo tecnico-tattico, iscrive anche il proprio nome a referto con una gran botta in corsa da posizione leggermente defilata sulla destra. Sotto di tre reti, il Savio decide di adottare, a partire dal tredicesimo minuto, la tattica del portiere di movimento. Il quintetto pometino, in ogni modo, copre al meglio la propria metà campo e, al quarto d’ora, chiude definitivamente i conti con Zullo. Il capitano approfitta di un errore degli avversari in fase di impostazione della manovra, intercetta la sfera nel cerchio di centrocampo, centra agevolmente il bersaglio grande e fa calare, con largo anticipo, i titoli di coda sulla sfida del Pala Lavinium. La Fortitudo Pomezia, dunque, corona il sogno nel cassetto di interrompere il trend negativo negli scontri diretti con il Savio, conquista altri tre punti preziosi e, nel massimo rispetto dei programmi societari, arriva alla pausa prevista dal calendario a stretto contatto con le formazioni di maggiore caratura del girone.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA