



Dopo aver lasciato via libera all’Aranova e alla capolista Laurentino nelle prime due gare del girone di ritorno, una generosa United Pomezia spartisce la posta in palio, tra le mura amiche del Pala Lavinium, con la vicecapolista Cures (2-2), al termine di quaranta minuti piuttosto combattuti, e prosegue il proprio cammino a braccetto con il San Sebastiano Ussana, reduce a sua volta dal prezioso pareggio ad occhiali nella tana del Quartu. I ragazzi di mister Caporaletti, a seguito di tale risultato, allungano di una lunghezza il passo nei confronti del Club Sport Roma, sconfitto a sorpresa in casa dal fanalino di coda Elmas, e balzano al quartultimo posto. I pometini scendono in campo senza alcun timore reverenziale e, al terzo giro di lancette, sbloccano il punteggio grazie a uno schema applicato alla perfezione su calcio di punizione. Capitan Lorenzoni, dalla trequarti campo, serve sulla corsia esterna Zanobi, bravo a sua volta a premiare l’inserimento di Cerchiari, il quale fa centro da pochi passi e si conferma una pedina importantissima dello scacchiere rossoblù. La formazione sabina, qualche minuto più tardi, va vicinissima al pareggio con D’Annibale, il quale calcia di collo pieno dagli otto metri e costringe Ambrogi a evitare il peggio con un provvidenziale intervento in spaccata. Il punteggio torna in perfetto equilibrio al quarto d’ora. La Cures perviene al pareggio sugli sviluppi di una rimessa laterale per merito di Malfatti, cinico a girare in rete, da pochi passi, un preciso passaggio di Ramazio. Il quintetto guidato da Spagnoli, in chiusura di primo tempo, getta alle ortiche due ghiotte chance per raddoppiare. Prima Butnaru, favorito da un errore in fase di impostazione della manovra dal basso dei padroni di casa, calcia clamorosamente a lato a tu per tu con Ambrogi, poi D’Annibale, al termine di una pregevole azione corale, si presenta minaccioso in area, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’estremo difensore rossoblù. La ripresa prosegue su ritmi elevati: le due squadre si fanno apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco. La United Pomezia, a metà periodo, allunga di nuovo nel punteggio per merito di Lorenzoni, bravo a lasciare sul posto il diretto marcatore sulla trequarti campo e a infilare Maresca proteso in uscita con sontuoso scavetto. La vicecapolista, dopo aver rischiato in un paio di circostanze di capitolare per la terza volta di rimessa, rimette le cose a posto con Medici, il quale trasforma abilmente un’azione da difensiva in offensiva, si fa oltre metà campo palla al piede e, appena arrivato in zona di tiro, infila con un preciso rasoterra l’incolpevole Ambrogi. La squadra di Caporaletti, a due minuti e venticinque secondi dalla fine del match, beneficia della superiorità numerica a seguito dell’espulsione per doppio cartellino giallo di Ramazio. I rossoblù prendono saldamente in mano il pallino del gioco e sfiorano ripetutamente la marcatura con Iozzi, il quale prova più volte la soluzione dal limite dell’area, ma si vede negare la gioia del gol dal sempreverde Maresca. Il sempreverde portiere (classe 1968) si esibisce in un paio di interventi strappa-applausi, si conferma ancora un numero uno di assoluto valore e consente alla propria squadra di trascorrere indenne i due minuti in situazione di quattro contro cinque. Ristabilita la parità di giocatori in campo, tutto sommato, non accade nulla di eclatante sino al definitivo suono della sirena. United Pomezia e Cures, di conseguenza, escono dal campo con un punto a testa in tasca e tra gli scroscianti degli sportivi presenti in tribuna per aver disputato una gara più molto valida sotto il profilo del gioco.
Antonio Gravante
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