



Un autentico monologo. Sfoderando una prova collettiva ai limiti della perfezione sotto il profilo tecnico-tattico, la matricola Unipomezia rifila un pokerissimo di gol al malcapitato Olbia (5-0), conquista agevolmente il pass per il secondo turno di Coppa Italia e arriva con la giusta consapevolezza dei propri mezzi al debutto in campionato. Mister Casciotti, febbricitante e sostituito in panchina da Rubino, si affida all’antico detto “squadra che vince non si tocca” e conferma in blocco lo starting eleven di domenica scorsa con il Monastir. I pometini hanno un ottimo approccio alla gara e impiegano soltanto sei giri di lancette per sbloccare il risultato. Il merito è del bomber Mokulu, bravo a procurarsi e a trasformare, con un’esecuzione di giustezza, un calcio di rigore. Il generoso Asioti indovina l’angolo giusto, ma si trova costretto a raccogliere il pallone in fondo al proprio sacco. L’Unipomezia continua a fare la partita e, nella fase centrale del tempo, sfiora la marcatura con Esposito e con lo stesso Mokulu. Il primo fallisce di poco il bersaglio grosso con una conclusione di collo pieno dal limite dell’area, mentre il secondo colpisce di testa da distanza più che favorevole, ma si vede negare la gioia della doppietta personale da una provvidenziale respinta di un difensore isolano. Il punteggio, cronometro alla mano, cambia per la seconda volta in chiusura di tempo. La compagine rossoblù consolida il vantaggio sugli sviluppi di una rapida ripartenza. Il generoso Pettorossi prova a servire al centro dell’area i propri attaccanti e trova la sfortunata deviazione di Islam, il quale sbaglia l’impatto con il pallone e realizza la più classica delle autoreti. L’Unipomezia parte forte anche nella ripresa e cala subito il tris con Peluso, lesto a finalizzare dall’interno dell’area una pregevole azione lineare. La compagine pometina, subito dopo, va vicina al quarto gol con Della Pietra, subentrato al posto dell’infortunato Mokulu. L’attaccante prova a capitalizzare al massimo una bella verticalizzazione di Nunes, ma si vede chiudere lo specchio della porta da Asioti, bravissimo ad uscire tempestivamente fuori dei pali e a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. I rossoblù non mollano la presa e calano il poker con lo stesso Della Pietra, il quale iscrive anche il proprio nome a referto con una splendida conclusione di collo pieno dai sedici metri. L’Unipomezia, sulle ali dell’entusiasmo, chiude definitivamente i conti un minuto prima della mezz’ora con Okosie, il quale risolve un concitato batti e ribatti, si toglie la soddisfazione personale di realizzare la prima rete con la sua nuova squadra e mette il classico punto esclamativo su una gara che non ha avuto praticamente storia.
Antonio Gravante
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