Un minor numero di rotazioni, nel momento topico del match, si rivela il classico tallone d’Achille per la matricola Ardea nella sfida esterna con l’Albano (6-3). La squadra allenata da Gabriele Masci, dopo aver tenuto molto bene il campo nel corso del primo tempo, si disunisce leggermente nel corso della ripresa e si trova costretta a lasciare via libera a un’avversaria di assoluto valore come quella castellana. La prima parte della gara risulta piuttosto combattuta: i padroni di casa, grazie alla validità dei propri schemi, vanno più volte alla conclusione, ma Mugnaini abbassa sempre la saracinesca della propria porta. I ragazzi del presidente Fofi, invece, hanno una ghiotta chance con Mrak, il quale colpisce in pieno la traversa. La prima rete porta la firma degli ardeatini: Pucino, sugli sviluppi di un corner, non lascia alcuna via di scampo a Bassi con un gran sinistro dal limite dell’area. L’Albano riorganizza immediatamente le idee e, preso per mano dagli elementi più rappresentativi, capovolge il punteggio a suo favore per merito di Silvestri e Bernoni. Il primo pareggia i conti dal limite dell’area, mentre il secondo mette la classica freccia con un chirurgico diagonale nei pressi della linea che delimita il fallo laterale. L’Ardea, poco più tardi, rimette le cose a posto per merito di Galasso, il quale parte palla al piede dalla propria metà campo e, dagli otto metri, lascia partire una staffilata che si insacca nell’angolino alto alla sinistra del portiere. Il punteggio, taccuino alla mano, cambia per la quinta volta prima dell’intervallo. La formazione di Corsaletti cala il tris con Tudini, il quale porta la sua squadra nuovamente in vantaggio: Mugnaini non può nulla sulla sua conclusione di sinistro dal limite dell’area. L’Albano, dopo l’intervallo, si fa apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco e consolida il vantaggio con una rete degna dei migliori palcoscenici nazionali: Fratini, servito alla perfezione sulla trequarti campo da Silvestri, si coordina in maniera impeccabile, calcia di destro di collo pieno e trafigge l’attonito Mugnaini. I padroni di casa, agevolati dai maggiori spazi concessi dai rutuli, protesi in avanti nella speranza di rientrare in partita, fanno cinquina con Ercolani, il quale si fa valere sulla corsia laterale e infila Mugnaini proteso in uscita. L’Ardea non si dà per vinto e trova la forza per accorciare le distanze con Pucino, il quale trasforma un calcio da fermo da posizione piuttosto defilata. Mister Masci, a cinque minuti dal definitivo suono della sirena, si affida alla tattica del portiere di movimento, ma l’Albano copre la meglio tutti gli spazi e, a un solo giro di lancette dalla conclusione della gara, mette il classico punto esclamativo su una vittoria dal peso specifico rilevante con Silvestri, il quale intercetta la sfera nella propria metà campo, fa centro nella porta sguarnita, firma la sesta rete di squadra e costringe Mrak e soci a incassare un punteggio tennistico.
Antonio Gravante
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