Terza giornata di campionato. Terzo pareggio. Un micidiale uno-due griffato dal binomio Cesaro-Piano, nelle battute conclusive della gara, permette al Borgo Palidoro di raddrizzare in extremis le sorti di una gara, che alla maggior parte dei presenti appariva seriamente compromessa, conquistare un prezioso punto in rimonta sull’ostico rettangolo di gioco della Nuova Pescia Romana (2-2) e prolungare la striscia positiva stagionale. La compagine viterbese comincia il match con il piede giusto e, al minuto numero undici, sblocca il punteggio. L’azione parte dai piedi di Micoli, il quale si fa valere per vie centrali, poi il pallone carambola sui piedi di un difensore tirrenico e arriva dalle parti di Ferruzzi. Il centravanti, con grande cinismo, non si lascia sfuggire l’occasione favorevole e infila, con un chirurgico tiro a incrociare, l’incolpevole Sorcini. I ragazzi allenati da Micheli, a metà periodo, consolidano il vantaggio sugli sviluppi di una rimessa laterale: Chiappini, ben piazzato nel cuore dell’area, infila il pallone nell’angolino basso con un destro di collo pieno da distanza ravvicinata. Il Borgo Palidoro ha una generosa reazione a sfiora la marcatura con Savarino, il quale gira di testa in porta una punizione calciata con il classico contagiri da Zappalà, ma si vede negare la gioia del gol da Granata, bravo ad evitare il peggio con un prodigioso intervento d’istinto. I ragazzi di Fascione cominciano la ripresa animati da una grande voglia di riscatto e sfiorano la marcatura con il solito Savarino, il quale calcia da distanza più che favorevole, dopo un concitato batti e ribatti in piena area di rigore, ma anche in questo caso esalta i riflessi di Granata. La Nuova Pesca Romana, nel momento di maggior pressione dei ragazzi del presidente Schiavi, va vicinissima al tris con Giambi, il quale controlla in piena area un cross di Chiappini, prova la conclusione al volo da posizione leggermente defilata, ma sbaglia completamente la mira. Il Borgo Palidoro ha il grande merito di non darsi mai per vinto e, al minuto numero trentotto, trova la forza per dimezzare le distanze. Cuscianna tenta di districarsi palla al piede in area e viene a contatto con Mancini. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Cesaro, il quale non sente minimamente il peso della responsabilità, trafigge Granata e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. La formazione di Fascione, a quel punto, crede nella rimonta e, poco più tardi, rimette le cose a posto con Piano, lesto a risolvere una concitata mischia in piena area viterbese. Il finale di gara è piuttosto tirato. La Nuova Pescia Romana, pungolata nell’orgoglio, prova a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, ma i borghigiani fanno buona guardia e, pur sudando le proverbiali sette camicie, conquistano il terzo punto in campionato.
Antonio Gravante
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