
Sfoderando una prestazione collettiva più che positiva sotto il profilo tecnico-tattico, il Borgo Palidoro sfrutta al meglio il fattore campo in gara-1 del primo turno di Coppa Italia, mette al tappeto l’Olimpus (3-1) e si conferma una squadra in grado di fare bene in questa stagione. A partire meglio sono i capitolini, i quali sfiorano la marcatura dopo soltanto due minuti dal fischio d’inizio: Hrustic, favorito da un errore in fase di impostazione della manovra dei padroni di casa, si presenta in zona di tiro, ma sbaglia la mira e spedisce il pallone di poco sul fondo. I ragazzi allenati da Stripe avanzano gradualmente il baricentro, si spingono con maggiore continuità in avanti e pareggiano il computo delle occasioni importanti con Bernardini. L’esterno converge al centro dalla corsia destra e tenta la conclusione di sinistro, ma non riesce a inquadrare lo spazio delimitato dai tre legni. Il Borgo Palidoro continua a fare la partita e piazza un micidiale uno-due con Bellini e Giannotti, i quali permettono alla loro squadra di guadagnare la via degli spogliatoi in una situazione di duplice vantaggio. La compagine allenata da mister Stripe, nella prima parte della ripresa, continua a esercitare un maggior predominio territoriale e, dopo aver sfiorato la marcatura con Gabrielli, il quale trova l’opposizione di Selva, cala il tris a metà periodo con Savarino, bravo a iscrivere anche il proprio nome nel registro dei marcatori con una splendida conclusione di sinistro dal limite dell’area. La quarta e ultima segnatura, cronometro alla mano, si registra quattro minuti prima del novantesimo. L’Olimpus accorcia le distanze per merito di Iceti, il quale approfitta di una corta respinta del portiere di casa, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, fa centro da pochi passi e consente alla propria squadra di assottigliare a due lunghezze il gap da colmare nella gara di ritorno. Il Borgo Palidoro, in ogni modo, parte in una situazione di netto vantaggio, ma per conquistare il pass per il secondo turno è fondamentale ripetere la bella disputata sul manto sintetico de “Le Muracciole”.
Antonio Gravante
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