La Città di Pomezia conquista tre punti di platino nella penultima giornata del girone di andata. La squadra allenata da Massimiliano Giurelli sfrutta al meglio il fattore campo nel big-match con il Lavinio Campoverde (2-1), rispetta alla lettera la media inglese nel nuovo anno solare, dopo il pareggio conseguito domenica scorsa a Rocca di Papa, e aggancia al terzo posto in classifica la W3 Roma Team, che a sua volta, in questo turno, ha spartito la posta in palio con la vicecapolista Colle Oppio. La gara comincia sotto il segno del Lavinio Campoverde, che sblocca il punteggio al nono minuto con Ranieri. Il difensore centrale sfrutta al meglio un assist di Casaldi, sugli sviluppi di una punizione battuta da Frezzotti, e trafigge da pochi passi l’incolpevole Crisafulli. La squadra allenata da Antonelli, poco più tardi, ha una ghiotta chance per consolidare il vantaggio con Casaldi, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, si presenta minaccioso in area pometina, ma si fa ipnotizzare da Crisafulli, bravo nella circostanza a intuire le intenzioni dell’attaccante rivale e a bloccare la sfera con una perfetta uscita in presa bassa. Successivamente la Città di Pomezia riordina le idee e, al ventottesimo minuto, rimette le cose a posto alla prima occasione propizia per merito di Pettinari, abile a risolvere, con grande cinismo, un concitato batti e ribatti nell’area di rigore neroniana-apriliana. Galvanizzata nel morale, la formazione allenata da Giurelli sfiora due volte il raddoppio, poco prima dell’intervallo, con il bomber Natoli. Il prolifico attaccante, nel primo caso, salta elegantemente due avversari e prova la conclusione dai sedici metri, ma fallisce di poco il bersaglio grosso. Il centravanti rossoblu, nel secondo caso, svetta in area più alto di tutti, a seguito di un cross dalla corsia sinistra di Pettinari, indirizza la sfera sotto la traversa, ma si vede negare la gioia del gol dall’ottimo Papagna, abile ad evitare, con uno strepitoso intervento in controtempo, una marcatura che è più appariva fatta. Consapevole dell’importanza della posta in palio, la Città di Pomezia comincia il secondo tempo con la giusta carica psicologica e, dopo soltanto due minuti dalla ripresa delle ostilità, va vicinissima al raddoppio con il solito Natoli, il quale vince un contrasto, sulla trequarti campo, con il difensore centrale avversario, entra in area, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’ottimo Papagna. Sulla susseguente ribattuta del numero uno gialloverde, la sfera arriva sui piedi dello stesso Natoli, che calcia di prima intenzione, elude l’intervento di Papagna, ma colpisce in pieno il palo. Il Lavinio Campoverde, scampato il pericolo, avanza leggermente il baricentro e, a metà frazione, mette i brividi ai pometini con l’ottimo Santin. Il centrocampista calcia il classico rigore in movimento, a seguito di un pregevole spunto sull’out di sinistra di capitan Venturini, ma si vede negare la gioia del gol dalla traversa a Crisafulli battuto. L’episodio chiave della gara si registra poco dopo la mezzora. La Città di Pomezia raddoppia grazie a una micidiale ripartenza. L’esperto Valle, autore dell’ennesima prova individuale maiuscola stagionale, favorisce dalla propria metà campo la fuga di Marchesano, che aggredisce abilmente lo spazio vuoto e, dopo una perentoria progressione, serve un assist al bacio per Natoli. Il numero nove rossoblu questa volta non si lascia sfuggire l’occasione propizia, infila Papagna con un chirurgico pallonetto e si conferma uno dei migliori attaccanti dell’intera categoria. Il Lavinio Campoverde, tutto sommato, contesta vivacemente tale marcatura per un presunto fallo commesso da Vallo ai danni di Santin. Il direttore di gara, però, non è dello stesso avviso, allontana dal campo mister Antonelli per proteste e costringe la compagine neroniana-apriliana a rinunciare all’apporto del proprio tecnico. La squadra del presidente Maniscalco, grazie all’apporto di tutti gli effettivi, gestisce senza problemi il minimo vantaggio nei restanti minuti di gioco e rischia di capitolare soltanto in una circostanza. Il neoentrato Giancana non riesce a imprimere la giusta forza al pallone da distanza più che favorevole e consente una comoda presa a Crisafulli. La Città di Pomezia gentilmente ringrazia, corona il sogno nel cassetto di fare un’altra vittima illustre e si conferma una splendida realtà del girone.
Antonio Gravante
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