Sfuma a sei minuti dalla conclusione del match il sogno dell’Anzio Calcio di fare risultato nella tana del Cassino. La formazione allenata da Rughetti, pur disputando una prova collettiva molto valida sotto il profilo del gioco, si inchina alla distanza ai motivatissimi ciociari (2-1), incassa la quarta sconfitta esterna consecutiva in campionato e continua a navigare nelle acqua basse della graduatoria. I ragazzi del presidente Rizzaro cominciano la gara con la giusta consapevolezza dei propri mezzi e, nei primi giri di lancette, si fanno apprezzare per una solida compattezza tra i reparti. La compagine di Urbano cresce con il passare dei minuti e legittima una lieve supremazia territoriale, nella fase centrale del tempo, per merito di Tribelli, il quale gira in fondo al sacco, con un comodo tap-in da distanza ravvicinata, un preciso cross dalla corsia sinistra di Celiento. L’Anzio Calcio prova a reagire nella seconda parte del tempo, ma non chiama mai seriamente in causa Della Pietra, il quale viene supportato al meglio dai propri compagni e si limita a compiere degli interventi di normale amministrazione. La squadra di Rughetti alza ulteriormente il ritmo nella ripresa e, dopo nove minuti, rimette le cose a posto per merito di Papa. Il numero undici neroniano, nei pressi del limite dell’area, intercetta una corta respinta della difesa ciociara e batte l’incolpevole Della Pietra con una splendida conclusione di prima intenzione. Il Cassino accusa il colpo sotto il profilo emotivo e risulta piuttosto prevedibile in fase offensiva a causa di una manovra lenta e compassata. Mister Urbano, nel momento topico del match, corre ai ripari e getta nella mischia Darboe e Pintori per avere un maggior peso in avanti. Ma l’agognato cambio di marcia non arriva. La compagine tirrenica tiene bene il campo e rischia soltanto in occasione di un tiro-cross dal fondo del neoentrato Lombardi che scheggia la parte alta della traversa. L’episodio chiave del match si registra a sei minuti dal termine: Abreu e Costanzo saltano in area su un cross dalla destra, l’arbitro vede un tocco di mano del difensore anziate e fischia il rigore nonostante la distanza estremamente ridotta tra i due giocatori. Silvagni e soci contestano in massa tale decisione, ma il fischietto di Terni non torna sui suoi passi e fa riprendere il gioco con il tiro dagli undici metri. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Pintori, il quale deposita la sfera alle spalle di Rizzaro con un perfetto destro a incrociare. L’Anzio Calcio, nei restanti minuti di gioco, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non riesce a rientrare in partita e, tra mille rammarichi, si trova costretto a tornare a casa a mani vuote.
Antonio Gravante
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