Un generoso Cedial Lido dei Pini non riesce nell’impresa di contrastare la voglia di rivalsa della blasonata Almas Roma. La squadra del presidente Montioni, penalizzata oltremisura da numerose defezioni importanti, issa bandiera bianca di fronte a una delle compagini di maggiore caratura tecnica del girone (4-1), torna nuovamente con i piedi per terra e, per forza di cose, comincia nel peggiore dei modi il trittico di gare ravvicinate. Dopo una prima fase di studio, giocata in prevalenza a centrocampo, la formazione allenata da Panicci, al quarto d’ora, passa in svantaggio soprattutto per propri demeriti. Il centrocampista Tomassi, a dispetto delle sue innate doti di palleggio, sbaglia clamorosamente un retropassaggio nella propria metà campo. Lo sgusciante Flavio Colasanti intuisce le sue intenzioni, intercetta la sfera, entra minaccioso in area e infila Cardinale proteso in uscita. Pungolato nell’orgoglio, il Cedial Lido dei Pini riordina immediatamente le idee, si spinge in avanti con maggiore fiducia nei propri mezzi e, nella fase centrale del tempo, sfiora il pareggio con Ruffini, il quale si vede negare la gioia del gol dall’estremo difensore Pensa, bravo nella circostanza a salvarsi con l’aiuto del palo. Trascorrono tre giri di lancette e il computo dei legni colpiti torna in perfetta parità: Valentini coglie in pieno la traversa. La formazione guidata dall’esperto Santececca, grazie al prezioso apporto del pacchetto mediano, bravo a sua volta ad alimentare con regolarità la manovra offensiva, indirizza il match nei binari più congeniali, sei minuti dopo la mezzora, per merito di Luziatelli, bravo a girare di testa in fondo al sacco una punizione calciata con il classico contagiri dal solito Flavio Colasanti. Sotto di due reti, il Cedial Lido dei Pini moltiplica gli sforzi, si mostra più propositivo e, a ridosso dell’intervallo, dimezza le distanze con il bomber Greco. La punta gialloroyal, lanciata in profondità da Recupero, aggredisce abilmente lo spazio vuoto e, con un millimetrico pallonetto, non lascia alcuna via di scampo all’incolpevole Pensa. Dopo l’intervallo, la formazione del presidente Montioni esercita un marcato dominio territoriale nella speranza di completare la rimonta, staziona a lungo nella metà campo capitolina, ma non riesce a trovare il varco giusto per perforare la solida retroguardia rivale. Nel momento di maggior pressione degli ardeatini, al contrario, l’Almas Roma fa del cinismo la sua dote principale e indirizza il match nei binari più congeniali. Il merito è del funambolo De Cicco, il quale si esibisce in una splendida serpentina in piena area di rigore e, al momento della conclusione in porta, viene atterrato da un difensore tirrenico. Il direttore di gara non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto di presenta lo stesso De Cicco, il quale trafigge Cardinale, iscrive anche il suo nome a referto e riporta Loreti e soci a distanza di sicurezza. Nei restanti minuti di gioco, tutto sommato, la compagine capitolina gestisce con autorità la situazione favorevole e, in piena zona Cesarini, si permette il lusso di calare il poker di gol con lo scatenato De Cicco, il quale addomestica un lancio dalle retrovie e non lascia alcuna via di scampo a Cardinale con una staffilata di rara potenza e precisione dal limite dell’area. L’Almas Roma, dunque, riscatta nel migliore dei modi un periodo negativo sotto il profilo del risultati, balza al secondo posto in classifica, a pari merito con la Città di Fiumicino, e arriva con il morale alto al big-match di domenica prossima con l’incontrastata capolista Nettuno. Il Cedial Lido dei Pini, di contro, incassa la nona sconfitta di campionato. Tale passaggio a vuoto, però, non compromette minimamente le sorti stagionali dei tirrenici. Morini e soci hanno ancora un rassicurante margine di vantaggio dalla zona minata della graduatoria.
Antonio Gravante
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