Basta un pareggio casalingo alla lanciatissima capolista Unipomezia per raggiungere il primo step stagionale. Dopo aver conquistato diciannove punti sui ventuno a disposizione, nelle ultime sette giornate di campionato, la squadra allenata da Andrea Casciotti alza leggermente il piede dal pedale dell’acceleratore, si fa imporre la spartizione della posta dal Monte San Biagio (1-1), ma a seguito del concomitante pareggio casalingo conseguito dal Terracina, contro il Roccasecca Terra di San Tommaso, si laurea con centottanta minuti d’anticipo campione d’inverno del girone centro-meridionale del Campionato di Eccellenza. La prima frazione, tutto sommato, risulta piuttosto equilibrata. Basti pensare che le azioni degne di nota si contano tranquillamente sulle dita di una sola mano. A rompere gli indugi è la compagine monticellana con Sbaraglia, il quale calcia di sinistro dall’interno dell’area, ma Borghi non si lascia sorprendere e blocca la sfera con una sicura presa bassa. La capolista, invece, ha una buona chance con Valle. Il capitano rossoblù, a seguito di un cross di Morbidelli, tenta la girata di destro quasi dall’altezza del dischetto del rigore, ma non inquadra di poco lo specchio della porta. La ripresa comincia con un’occasione importante dei pometini: Delgado, sugli sviluppi di una palla morbida in area di Binaco, manca di un soffio di testa il bersaglio grosso. La sfida del Comunale si sblocca al minuto numero undici. Il Monte San Biagio passa a condurre per merito di Atiagli, bravo a trasformare, con un gran sinistro a incrociare, un calcio di rigore decretato dall’arbitro per un fallo commesso ai danni Sbaraglia. I padroni di casa si riversano in pianta stabile nella metà campo rivale e sfiorano il pareggio due volte nella stessa azione. Prima Amadio, lanciato in profondità da un compagno, prova a infilare con un pallonetto Landi proteso in uscita. Sulla susseguente respinta del portiere monticellano, la sfera arriva a Ippoliti, il quale alza clamorosamente la mira a porta spalancata. L’Unipomezia non molla la presa e, alla mezz’ora esatta, rimette le cose a posto per merito di Morbidelli, il quale trasforma magistralmente un calcio di punizione. Il numero ventuno non lascia alcuna via di scampo a Landi con una perfetta esecuzione a scavalcare la barriera. La squadra di Casciotti, nelle battute finali della gara, prova a spostare del tutto l’inerzia della gara dalla propria parte. Buona volontà, in questo caso, non fa rima con risultato pieno. Poco male. La squadra del presidente Valle conserva inalterato il margine di vantaggio sull’immediata inseguitrice, si laurea campione d’inverno con due giornate d’anticipo e prosegue a gonfie vele il cammino stagionale.
Antonio Gravante
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