Una vittoria tennistica e una sconfitta di misura. Il sipario sul Campionato Juniores Primavera, statistiche alla mano, si è alzato con un bilancio in chiaroscuro per le nostre due formazioni del Litorale. A fare la voce grossa è stato l’ambizioso Racing Club che, facendo leva su un organico piuttosto collaudato, ha impartito una severa lezione di gioco al malcapitato Sporting Velletri (6-1). La formazione allenata da Cipriani, agevolata nel proprio compito da una netta differenza di caratura tecnica, ha indirizzato la gara nei binari giusti, nel corso del primo tempo, per merito di Cento, abile a sbloccare il risultato con un calibrato pallonetto. Galvanizzati nel morale, gli ardeatini sono saliti prepotentemente in cattedra, nel corso della ripresa, e hanno fatto assumere alla gara i toni della goleada grazie alle segnature ancora di Cento, Casella, Terzini e alla doppietta di Ferrari. A fare da contraltare alla roboante vittoria della squadra del presidente Antonio Pezone è stata la sconfitta della neonata Aerklima Cretarossa Nettuno. La compagine tirrenica, pur animata di tanta buona volontà, si è arresa di stretta misura in casa a un quadrato Rocca di Papa (1-2). Gli episodi, tutto sommato, sono stati sfavorevoli alla compagine nettunese, che ha sfiorato la marcatura, sul punteggio ancora a reti bianche, con il generoso Auriola, il quale ha colpito l’incrocio dei pali direttamente su calcio di punizione dal limite dell’area. A trovare la via del gol, prima dell’intervallo, invece, sono stati i castellani al termine di una pregevole azione corale. Dopo l’intervallo, i ragazzi allenati da Clemente Salesi si sono spinti in avanti a pieno organico e, a riprova di un maggior dominio territoriale, hanno pareggiato i conti con Franzin, il quale ha trasformato con una freddezza glaciale un calcio di rigore. Ma tale marcatura, alla resa dei conti, non è bastata agli anziati per cominciare le fatiche di campionato con un risultato positivo. Il Rocca di Papa, nei restanti minuti di gioco, ha scardinato per la seconda volta il bunker difensivo tirrenico e ha spostato definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte.
Antonio Gravante
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